lunedì 27 marzo 2023

Una nuova edizione del DISC (2022)

La prima edizione uscì per Giunti nel 1997: il DISC (Dizionario Italiano Sabatini Coletti) fu il primo dizionario italiano in dischetto e il primo (e tuttora l'unico) a segnalare la valenza dei verbi

Nel 2008 ne uscì una versione aggiornata in cartaceo (per Larousse) e in digitale (quella liberamente consultabile sul sito del Corriere della sera). 

Nel 2012 fu la volta di un'edizione cartacea scolastica (ITA, per Sansoni) e di una versione digitale profondamente rinnovate.



Ora il DISC si rinnova ulteriormente: l'edizione 2022 (uscita solo in digitale, su piattaforma e-lexico) presenta una novità importante: la visibilità del femminile. Ai due autori storici (Francesco Sabatini e Vittorio Coletti) si aggiunge Manuela Manfredini.

Ma non è tutto: anche le entrate di nomi e aggettivi, per convenzione registrati al maschile, sono affiancate dalla forma del femminile, indicata a chiare lettere nell'area del lemma, con eventuali riferimenti alla frequenza d'uso:

architetto m. [ar-chi-tét-to], architetta f. [ar-chi-tét-tasost. (m. ancora in uso anche con riferimento a donna)

Alcuni nomi femminili, poi, sono trattati come entrate autonome, e di conseguenza datati (professoressa risale a metà del sec. XIX, professore è del sec. XIV) e corredati di esempi che mostrano anche l'evoluzione semantica: sia dal punto di vista dell'estensione del termine (a chi si applica: oggi non si usa più il femminile professoressa per indicare "la moglie di un professore" e le professoresse non sono solo quelle di scuola) sia dal punto di vista dell'intensione (quali sono le caratteristiche che permettono di circoscrivere il concetto: nel nostro caso il titolo, la professione ecc.).  (Sulla vicenda storico-linguistica del sostantivo professoressa ha scritto di recente Anna Maria De Cesare in questo volume; io ho ricostruito invece la storia del femminile antico professora in una prospettiva storico-linguistica e di genere).  


professoressa
 [pro-fes-so-rés-sasost. f.

 1  Laureata che insegna nelle scuole secondarie o nelluniversità o ha il titolo per farlo

2  Donna che suona in unorchestraspecsinfonica

3  Primaria ospedalieraspecse ha conseguito la libera docenza o titoli equivalenti

4  ant. Moglie di professore

[ETIMO] fdi professore con -essa
 a. 1855

In alcuni casi si fa riferimento anche alla frequenza e connotazione del termine: è il caso di presidentessa (cui possono essere associate connotazioni spregiative o scherzose)

presidentessa [pre-si-den-tés-sasost. f.
 1  Donna che svolge le funzioni di presidenteanche con sfumatura spreg.

2  Moglie di un presidenteperlopiù in senso scherz.

[ETIMO] derivdi presidente con -essa
 sec. XVIII

D'altra parte, la forma femminile compare anche sotto il lemma al maschile, indirettamente scoraggiata perché considerata "non comune": 

presidente [pre-si-dèn-tesost. m. e f. (m. usato anche con riferimento a donnanon com. f. presidentessa)


Naturalmente questa non è l'unica novità, e forse neppure la più significativa: come il dizionario introduce parole nuove (attentamente vagliate dagli autori), così cerca di rispondere ai mutamenti nella cultura e nella società, offrendo indicazioni aggiornate e affidabili sull'uso di parole "sensibili".

Ma di certo questa apertura rende ancora più prezioso il dizionario, che resta "il più avanzato nel trattamento delle parole secondo la scienza linguistica moderna" e quello che più saldamente tiene insieme il lessico (la descrizione del significato delle parole) con la grammatica (presentando non solo le diverse forme di parola, ma le costruzioni sintattiche in cui entrano le parole: valenze di verbi, reggenze di nomi e aggettivi; locuzioni verbali, nominali, aggettivali, con funzione grammaticale di preposizioni o congiunzioni) e con la testualità (dimensione nella quale congiunzioni, pronomi e avverbi assumono valori diversi da quelli che hanno nell’astratta dimensione grammaticale). Oltre a rendere conto della dimensione idiomatica della lingua (modi di dire, combinazioni lessicali di vario tipo) e della diversa disponibilità delle parole (per frequenza e ambito d'utilizzo).

Per una descrizione dettagliata di questi aspetti rimando alla Presentazione dell'opera.

Segnalo inoltre che questa versione tratta separatamente i verbi pronominali (es. vergognarsi) e i verbi pro-complementari, quelli cioè che cambiano significato con l'aggiunta di un pronome (es. piantarla, avercene ecc.), ai quali Stefano Ondelli ha recentemente dedicato un Piccolo dizionario ad accesso libero. 

Buona consultazione!

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