Quest'estate il blog va in vacanza. Avrete comunque molto da leggere e vedere e ascoltare.
E se proprio avete voglia di fare una vacanza all'insegna della valenza, beh, che ne dite di seguirmi fino a Montepellier, dove Lucien Tesnière lavorò come docente di Linguistica indoeuropea presso l'Università e, come direttore della locale Ecole Normale d'Institutrices (il nostro Magistero), sperimentò la validità didattica delle proposte contenute nella sua opera maggiore (Elements de syntaxe structurale)?
Vagando e divagando, si può risalire nell'arrière-pays, verso la Drôme (anticamente Valentinois), e arrivare alla più vicina Valenza (Valence-sur-Rhone).
Oppure, rimanendo nei territori dell'antica Provincia romana, proseguire lungo la costa, verso i Pirenei, per arrivare fino alla Valenza più lontana (Valencia) sulla costa orientale della Spagna, a mangiare la paella valenziana e ballare il flamenco.
(Alcuni colleghi mi segnalano che è in circolazione una lectio facilior: "grammatica valenziana". Eppertanto, e intanto, olé!).
Di ritorno in Italia, passando per le Alpi, è d'obbligo una sosta al BB valenziale di Gressan, ospiti di Cesare e Carmela Camodeca, con vista sulle vette più alte d'Europa.
Perché le idee migliori nascono incastonate tra muri in sasso e giardini, alpini e appenninici...
E più a sud, nel cuore verde dell'Italia, all'ombra del grande masso (il pesco), vi aspetta Pescocostanzo: in estate, la vita culturale della cittadina è animata dall'instancabile Francesco Sabatini. Lo scorso anno si è inventato un concerto "pitagorico", per incudine e strumenti da camera. Quest'anno, chissà...
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