giovedì 7 marzo 2019

La valenza in versi

«La memoria umana è uno strumento meraviglioso ma fallace» - ha scritto Primo Levi nel suo ultimo libro, I sommersi e i salvati.

Quest'anno ricorre il centenario della nascita di Primo Levi, scrittore e chimico, e insieme si celebrano i 150 anni della Tavola periodica del chimico russo Mendeleev, alla quale è dedicato il romanzo di Levi Il sistema periodico.
Per festeggiarli, sono andata a scovare, in una biblioteca scientifica, un volumetto dimenticato:

H2O famosa formula della sostanza che al mondo trovasi in più abbondanza ossia Chimica in versi in rime distillate per chi a scuola fra atomi e elementi studiò la chimica con pianti e con lamenti.

E' stato scritto da un chimico, Alberto Cavaliere (1897-1967), che negli anni Venti del secolo scorso aveva escogitato questo sistema per superare un esame universitario di chimica. Il testo fu pubblicato da Mursia nel 1926 e poi ripubblicato da altri editori (l'edizione Zanichelli è del 1928, la Signorelli del 1939).

Un testo in versi e in rima è fatto per essere ricordato. Un testo come questo, fatto in maggioranza di quinari (versi leggeri e saltellanti), aiuta col suo ritmo da marcetta a memorizzare termini e formule di una disciplina "ostica" ma centrale nel sistema dei saperi nella prima metà del Novecento (lo stesso periodo in cui fu attivo Lucien Tesnière, il linguista francese che prese a prestito dalla chimica la metafora della "valenza" per descrivere la struttura della frase).



Ecco allora un assaggio di quei versi: senza troppa fatica, pur non conoscendo tutte le leggi della chimica, coglieremo le analogie tra la struttura della materia e la struttura della lingua...

Mercé la formula
s'ha l'espressione
- nella sua chimica
composizione -

d'un corpo semplice
o d'un composto
con cifre e lettere
che, bene a posto

(ossia, nell'ordine
che lor confà),
non solo mostrano
la qualità,

ma pure il numero
dei componenti,
ossia degli atomi
ivi presenti.

Occorre subito
farsi, in partenza,
un'idea pratica
della valenza.

Prendi la formula
HCl
[…].

Poiché combinansi
Qui fra di loro
Uno d’idrogeno,
uno di cloro,

questo significa,
naturalmente,
che il cloro ha
l’atomo monovalente.

Prendi la formula
H2O:
uno d'ossigeno,
due d'H; ciò

in modo t'indica
più che evidente
come l'ossigeno
sia bivalente.
Un’altra formula:
NH3
(vi dico subito
Ch’altro non è

Che l’ammoniaca,
corpo assai noto):
vi son tre idrogeni
con un azoto,

dal che ricavasi
che normalmente
questo suol fungere
da trivalente.

Veniamo in ultimo
a quel metano
Ch’oggi è un autentico
Gas italiano:

son quattro idrogeni
che… in matrimonio
insieme unisconsi
con un carbonio;

il che significa
che qui presente
trovi il carbonio
tetravalente.
 
 
Vale la pena ricordare che la valenza chimica non si studia nella scuola primaria, ma a partire dalla media inferiore. Bisognerebbe, anche in questo, saper cogliere le dovute analogie tra la complessità della materia chimica e lo studio scientifico della lingua.


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