Oggi, 20 novembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata dei diritti per l'infanzia, istituita per ricordare l'approvazione della Convenzione Internazionale sui diritti del fanciullo da parte dell'ONU nel 1989 (ratificata dall’Italia nel 1999). Un testo che mi è caro e al quale ho dedicato uno studio linguistico qualche anno fa.
Una settimana fa è stato presentato da Save the Children il IX Atlante dell’infanzia a rischio “Le periferie dei bambini” (pubblicato da Treccani, a cura di Giulio Cederna, foto di Riccardo Venturi), che sarà in libreria dal 29 novembre. Una ricerca che mette al centro il concetto di "povertà educativa", indagata attraverso luoghi di sofferenza sociale che può diventare emarginazione: una geografia delle disuguaglianze che riducono le opportunità di crescita di bambini e bambine.
Poiché la lingua è la prima chiave di accesso alla cittadinanza, riflettere oggi sui diritti dell'infanzia vuol dire anche porsi il problema dei diritti linguistici di bambini e bambine.
Dopo un incontro con la classe VA della Scuola Primaria Quasimodo di Roma, in cui ho parlato di lingua e di lingue, ho chiesto a bambine e bambini - già abituati alla discussione in gruppo e alla scrittura collaborativa, sotto la guida della maestra Claudia Benedettini - di provare a formulare un decalogo dei loro diritti linguistici.
Ecco quello che hanno scritto Eleonora, Martina, Marta, Giada, Chiara, Prisca, Mariem, Marco, Mariavittoria, Tiziano, Gianmarco, Nicholas, Nicolas, Leonardo, Elisa, Ebaa, Federico, Hermes e Matteo:
Questo è invece il decalogo dei primi diritti linguistici scritto da un'esperta di linguistica educativa, Silvana Ferreri, apparso sulla rivista "La vita scolastica":
1. Il diritto di tutela dell’idioma materno
2. Il diritto di essere compreso
3. Il diritto di ascoltare (e non parlare)
4. Il diritto di porre domande
5. Il diritto di avere risposte
6. Il diritto di ampliare il vocabolario
7. Il diritto di accedere a mondi testuali
8. Il diritto all’immaginazione
9. Il diritto di parlare da solo
10. Il diritto di scrivere
Ci sono tante affinità e qualche piccola differenza: il diritto all'errore poteva venire in mente solo a dei bambini! Inutile dire che è il mio preferito...
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