domenica 17 dicembre 2017

Tempo di regali (e di premi)


Il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2017 , promosso dall'Associazione Italiana del Libro e dedicato a Giancarlo Dosi, è stato assegnato, per la sezione "Scienze dell'uomo, filosofiche, storiche e letterarie", al volume:

Tutto ciò che hai sempre voluto sapere sul linguaggio e sulle lingue, a cura di Francesca Masini e Nicola Grandi, Caissa editore.
Un libro al quale ho partecipato e che ho recensito su queste pagine.
Mi piace riportare qui il discorso di presentazione dei due curatori, rivolto all'affollata platea della Sala Convegni del CNR di Roma nel corso della finalissima del 14 dicembre.

"Ogni ricercatore è abituato a rispondere a delle domande. Noi linguisti non facciamo eccezione. Paradossalmente, però, le domande che ci vengono rivolte più spesso hanno per noi poco senso. Ad esempio: «Questa frase è corretta?», oppure la temutissima «Ah, il linguista… e quante lingue parli?». Poco senso perché sarebbe come chiedere a un medico quante malattie ha avuto, o a un astronomo su quanti pianeti è stato…

Quando fai notare che il linguista non è un poliglotta e nemmeno un grammar nazi, arriva la madre di tutte le domande: «ma quindi, concretamente, di cosa si occupa la linguistica?». In fondo, non dobbiamo sorprenderci: il grande pubblico è ormai abituato a libri divulgativi sulla lingua italiana, ma la linguistica – cioè quella disciplina che studia le lingue come chiave di accesso al linguaggio, la facoltà che più caratterizza la nostra specie e che è alla base di ogni nostra attività di pensiero – rimane sconosciuta ai più.
Come mai? Evidentemente, siamo stati buoni scienziati e pessimi divulgatori, almeno sin qui… La linguistica in effetti non è una scienza da frontman: rimane nell’ombra, come il batterista di una rock band. Eppure la linguistica è indispensabile per tanti strumenti che usiamo ogni giorno (da Google a Siri, da Word e Whatsapp). Insomma, un mondo senza linguistica sarebbe come una rock band senza batterista: suonerebbe lo stesso, ma peggio!
 
Ma allora, cosa fanno i linguisti?
Questo volume offre 44 risposte a questa domanda, quanti sono i capitoli che lo compongono, scritti da 39 linguisti che – per la prima volta nel nostro Paese – hanno scelto di raccontare con passione e orgoglio la loro disciplina.
Il libro è dedicato a Tullio De Mauro, che ne ha accompagnato con affetto la genesi e che non ha
fatto in tempo a concludere la sua prefazione. Se oggi siamo qui è anche grazie a lui e per lui."
Fellini diceva «ogni lingua diversa è una diversa visione della vita». De André cantava «Saper leggere il libro del mondo, con parole cangianti e nessuna scrittura». Ecco, la linguistica ci insegna a leggere il libro del mondo, a capire chi siamo! Leggere «Tutto ciò che…» aiuta quindi a capire il libro del mondo.


 Non vi sembra un regalo perfetto, per Natale?!
  

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